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Progetto FreeWeed - Legalizzazione Cannabis

La nuova proposta di legge per la legalizzazione della Cannabis verrà depositata in Parlamento, alle due camere, settimana prossima.

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A sostenerla, come già annunciato, ci saranno oltre 150 parlamentari di differenti gruppi politici; Il testo “Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati” è stato presentato nella sua bozza integrale che alleghiamo qui:

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VISUALIZZA LA PROPOSTA DI LEGGE

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Analisi della Proposta di Legge dell’Intergruppo

La proposta di legge prevede la possibilità di coltivazione della cannabis per tutti i cittadini maggiorenni con un limite di cinque piante femmine a persona, e solo dal giorno successivo alla presentazione di un’apposita comunicazione da inviare alla Prefettura competente.

La coltivazione potrà avvenire solo in casa; Verrà infatti sanzionato chi ne farà uso in spazi pubblici o aperti al pubblico.

Nella proposta di legge sarà consentita inoltre la coltivazione in forma associata, sul modello dei cannabis social club spagnoli, ossia circoli di consumatori e coltivatori di cannabis, “dove gli associati delegano al club di coltivare marijuana anche per il loro consumo personale, sia per un eventuale uso ludico che terapeutico”; l’Associazione potrà operare solo dopo aver effettuato il deposito di statuto ed atto costitutivo ed aver dichiarato la propria costituzione ed attività alla Prefettura.

Ci sarà un ulteriore paletto: la guida del “circolo della cannabis” sarà off limits per chi ha precedenti per traffico di stupefacenti.

Né il fumatore solitario, né quelli di gruppo potranno naturalmente vendere il prodotto senza incappare nel reato penale di spaccio.

Per quanto riguarda il possesso, aumenta il limite, fino a cinque grammi lordi, mentre per la detenzione in privato domicilio “il limite di cui al periodo precedente è aumentato a quindici grammi lordi”.

Modifiche anche per quanto riguarda l’uso medico e terapeutico.

Un altro aspetto importante riguarda il sistema sanzionatorio, che è stato notevolmente limato, escludendo ad esempio la marijuana dalla lista delle droghe pesanti e inserita tra le leggere, riformulando così la “disciplina dei reati di lieve identità” e operando una decisa depenalizzazione della cessione della cannabis e dei prodotti da essa ottenuti purché nei limiti imposti per l’uso personale.

Se non è per uso personale, la coltivazione, la  preparazione e la vendita diventa soggetta a monopolio di Stato, che autorizza “all’esercizio dell’attività di produzione, trasformazione e vendita da parte di soggetti terzi”. La commercializzazione prevede inoltre la “tracciabilità del processo produttivo, il divieto di importazione e esportazione di piante di cannabis e prodotti derivati, l’autorizzazione per la vendita al dettaglio solo in esercizi dedicati esclusivamente a tale attività, la vigilanza del ministero della Salute sulle tipologie e le caratteristiche dei prodotti ammessi in commercio e sulle modalità di confezionamento”.

Viene proposta quindi una forma di distribuzione monopolistica, tramite aziende autorizzate alla vendita ed alla produzione, con campi coltivati a cannabis, autorizzati solo dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e con licenze concesse agli esercizi commerciali; gli esercizi venderanno solo cannabis, in quantità stabile, in modo da monitorare il prodotto in tutte le sue fasi.

L’acquisto sarà bandito per i minori e solo i maggiorenni potranno concederselo.

Vietato utilizzare cannabis negli spazi pubblici, così come nei luoghi di lavoro.

 

La situazione in PARLAMENTO

Palazzo Chigi osserva il progetto con discrezione – senza ostilità – e Della Vedova, promotore dell’Intergruppo Parlamentare, giura che “il governo non c’entra”.

Moltissimi parlamentari del Pd (da Minnucci a Realacci, Bruno Bossio e Stumpo) sostengono il nuovo corso, mentre l’Ncd si prepara alle barricate.

“Siamo felici – affermano i membri M5S dell’intergruppo – di vedere accolto gran parte del nostro impianto legislativo in merito alla legalizzazione della cannabis. I primi quattro articoli della bozza presentata dal sottosegretario Della Vedova nell’intergruppo per la legalizzazione infatti, riprendono il lavoro della proposta di legge di Vittorio Ferraresi (M5S), della Commissione Giustizia. L’intergruppo dimostra che quando si vuole veramente ragionare sui temi, lo si può fare nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

“Ci sono diversi punti da discutere e approfondire – concludono – abbiamo infatti proposto alcune modifiche che riprendono la nostra proposta di legge discussa sul portale Lex del M5S che ha visto più di 2.000 commenti e contributi da parte dei cittadini, ma siamo fiduciosi di essere sulla strada giusta”.

La proposta di legge verrà presentata settimana prossima, e l’intergruppo si augura una calendarizzazione entro l’estate.

 

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10 pensiero su “Legalizzazione della Cannabis: La Proposta di Legge dell’Intergruppo Parlamentare”
  1. Vogliono passare per scemi, quando invece sanno benissimo quello che fanno. UN CLASSICO!

  2. Credo e spero che il limite di 15gr lordi si riferisca a quella acquistata in “negozio”, che sarà “bollata” quindi rintracciabile. Mentre per quella auto-prodotta, credo che il limite sia il totale che le 5 piante riescono a produrre.
    Voglio sperare che non siano cosi fessi insomma, anche se non mi sorprenderebbe affatto! XD
    Staremo a vedere

  3. Vacca boia.. un’autofiorente va dai 40 ai 120 grammi!
    Quindi 5 piante. sarebbero 200-600 grammi ma con la limitazione dei 15 grammi.. aspetta.. è un controsenso!

  4. 15 g lordi (compreso legno e fogliame inutile) da tenere in casa, 5 gr fuori casa (sempre lordi).

    La cosa assurda è che non specificano nemmeno se deve essere secco oppure fresco (quindi valga anche per quello sulle piante).

    Quando ci mettono le mani questi idioti incompetenti fanno sempre le solite boiate assurde, devono sempre privilegiare i loro amichetti mafiosi e che vengono sempre prima dei cittadini onesti.

    Onesti (che sanno discriminare “al di sopra delle loro leggi assurde e bastarde” tra il bene ed il male):

    Non dare fiducia al cittadini è il primo esempio di come ci considerano e come ci rispettano, poi magari si incazzano se gli diamo dei bastardi, degli ipocriti e dei mafiosi (quando le ragioni sono tutte dalla nostra parte ed i fatti ce lo confermano).

    Capisco che per il loro modo di ragionare e di vivere da parassiti della società, sarebbe “per loro” logico spacciare anche l’eroina ai minori, se gliene venisse un vantaggio “come spacciano la loro merda ideologica “di leggi coercitive ed impossibili da rispettare” per reali diritti ai cittadini”:

    Ma chi tiene il coltello dalla parte del manico “e questi gangster istituzionali sono esperti in questo, come nell’accoltellare alla schiena” riescono a far passare noi per i cattivi, mentre loro risultano sempre dalla parte della ragione..

    Io mi vergogno di essere italiano quando entro in un bar o in supermercato e vedo il cartello che dice (l’alcol non può essere venduto ai minori di 16’anni), quando a 16’anni sei ancora un bambino ma questo Stato ti permette già di sfondarti già, e a piacimento, di ogni genere di alcolici (proprio nell’età in cui si dovrebbe sviluppare una coscienza propria e si è deboli verso tutte le dipendenze), o anche il semplice fatto che permettano ancora la pubblicità agli alcolici “con degli esempi infimi, vili, e schifosamente ipocriti di vita”.

    Tutto per riempire i loro locali di distrazione di massa, di giovani sempre più confusi, insoddisfatti ed illusi.
    Se un giorno smettessero di affogare la loro insulse frustrazioni nell’alcol e cominciassero a vedere la realtà, chiedendosi che genere di mondo gli stiamo lasciando e chi sono i reali responsabili di questo sfacelo:
    Allora i soli responsabili risulterebbero le istituzioni, la politica e la finanza, che cadrebbero e verrebbero spazzati come un inutile castello di carte, mentre la società si evolverebbe nell’anarchia.

    Ma che ci possiamo aspettare da gente che vive nella menzogna, nel totale parassitismo, nella loro meschina ideologia mafiosa, ipocrita e totalmente “esclusivamente ed egoisticamente” autoreferenziale.

  5. Non ho capito il fatto dei 15 gr. Si riferisce alla quantità massima che un consumatore può avere in casa o il limite massimo che si può portare una persona dietro? Ma poi se fanno cosi ammesso e concesso che riesce non spingono le persone a creare csc visto che a solo non gli converrebbe proprio…..per poi fare pagare tasse su tasse ai cannabis social club

  6. Secondo me se si otterranno dei risultati saranno pessimi. Come ad esempio quantitá davvero esigue…..o il fatto stesso del consumo in pubblico. Ma se si creassero delle zone apposite per i fumatori? Come ci sono in certi bar che hanno il tabacchino accanto hanno creato una “smoking zone” non vedo perché anche noi non dobbiamo arrivare a tali concessioni. Se ci concederanno qualcosa sará sempre una discussione infinita di come migliorarla perché secondo me si parte male già in partenza

  7. Già, potremmo sperare che nella definitiva corregano questa e altre boiate. In effetti non si può dare un limite di 15 grammi neanche se permetti di coltivarne una sola di pianta.

  8. Ancora non ci siamo completamente/affatto, intanto il limite dei 15 gr lordi “in casa è assurdo”, visto che chi coltiva è costretto ad auto-denunciarsi e può aspettarsi un controllo in ogni momento:
    (Forse parlano di 5 piante pigmee, che producono 3 gr lordi l’una.. “dopo la crescita delle prime 5 foglie sei già contro la legge”)
    Ho forse pretendono che chi coltiva sia obbligato ad andare contro la legge e nasconda la sua cannabis in qualche bunker “o sia costretto a buttarla nel cesso ad ogni squillo di campanello anomalo”, poi non so cosa si potrebbe pensare di fare in un CSC con 15 g per ogni socio.

    Proibizionisti o non proibizionisti, restano sempre la solita manica di bastardi ipocriti “mafiosoidi”, intanto loro non mettono dei seri limiti etici alla produzione/vendita, magari appioppando il monopolio della coltivazione ai soliti amici “o a dei parenti” già ricchi, come hanno già fatto per il gioco d’azzardo, alcol e sigarette, invece che darla da coltivare ai disoccupati del Sulcis..
    Poi se fanno le cose come al solito, anche se facessero passasse la legge, aprirebbero 5/10 punti vendita in tutta Italia “e solo nelle città più importanti”, lasciando indisturbati gli amici spacciatori nelle provincie e nelle periferie (caricando tutti i costi e tasse della /coltivazione/produzione su quella pochissima marijuana legale venduta) e creando un fallimento predeterminato di questa politica..

    Credo che chi vorrà stare realmente tranquillo, e coltivare la sua cannabis come si deve, rimarrà esattamente come adesso, coltivandola in segreto e girandosi dall’altra parte quando vedrà i soliti spacciatori vendere la loro roba immonda ai soliti ragazzini..
    In un Paese di mafiosi e sottosviluppati vieni necessariamente obbligato all’omertà…

  9. È impensabile che ancora si discuta su questo argomento. Aldilà dei benefici economici che porterebbe per colmare il debito pubblico e permetterebbe lo sviluppo di aziende e creerebbe nuovi posti di lavoro questo penso o spero almeno lo dovrebbero capire tutti, il punto che fa veramente ribrezzo è la mancanza di libertà che dovrebbe avere ogni persona nel decidere di quello che farne con la marjiuana, come io davanti ad un bancone d’astemio osservo le persone bere alcool senza giudicare vorrei essere libero di fumare senza che nessuna persona o ente mi dica se ciò sia giusto o sbagliato. Sarei anche d’accordo ad avviare una campagna di sensibilizzazione per conoscere TUTTI gli effetti della cannabis sulla salute perché no, sia positivi che negativi senza discriminare, ma ciò deve essere fatto lasciando al cittadino la libertà di scegliere se usufruirne o meno a qualsiasi scopo ovviamente. E per ultimo ai tanti demonizatori di questa “droga” io starei più tranquillo con un sostanza sotto controllo più tosto che lasciata alla merce degli spacciatori perche ammesso ma non concesso che possa esserci una maggiore produzione io consumatore io coffeshop o io azienda se sono tutelato onestamente difficilmente andrò contro la legge rischiando di incappare in sanzioni civili o penali per soddisfare i vizi di un minorenne al contrario di chi spaccia che avendo come unico dio il denaro non guarda in faccia nessuno. È per ultimo credo che se un genitore non voglia che il figlio usi sostanze psicotrope negando il libero arbitrio anche alla maggiore età è l’ora che si faccia una “manciata di cazzi suoi”.

  10. È ora di aprire gli occhi. Molti cittadini credono di tutelare la propria e l’altrui salute con il proibizionismo. Invece non si riflette sul fatto che inducendo la gente che vuole consumare una sostanza (che fa meno danno di altre legali come alcol e tabacco) a rivolgersi alla criminalità organizzata consumi un prodotto trattato con sostanze chimiche davvero dannose.
    Se invece chi vuole consumare cannabis potesse farlo in libertà vedrebbe la propria salute ancora più tutelata.
    Smettete gente di essere bigotta. Non parlate sulla base di convinzioni che avete solo perché così avete appreso crescendo.
    Bisogna valutare criticamente la situazione in maniera logica.

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