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“Rosin is changing the game” – Articolo di TERPINO LENE, Collaboratore FreeWeed

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Il Rosin è resina pura di cannabis estratta senza l’uso di alcun solvente (SHO).

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Probabilmente prodotto anche in antichità accidentalmente pressando troppo l’hashish, adesso si è diffuso in poco tempo nella cultura cannabica internazionale dando filo da torcere alle estrazioni con butano, propano ( bombe a mano) o altri idrocarburi misteriosi  e pericolosamente infiammabili…..“The death of BHO”.

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1 

Kit base per Rosin

Piastra per capelli liscia

Carta da forno

Forbici

Un Dabber

…..Per un Rosin migliore

Una morsa(pinza morsetto)

25-90 micron screens.

 

Fare un qualsiasi Rosin non è difficile: basta pressare una “cimetta” con una piastra per capelli in un foglio di carta da forno piegata a temperature sui 100/120 °C con molta forza, anche utilizzando il piede, per 6-15 secondi.

Il metodo appena descritto può dare un buon Rosin, però non troppo saporito, quindi meno ricco di terpeni; se volete fare sul serio comprate una morsa.

2

Esistono presse di tutti i tipi ,ma una buona morsa da banco è l’ideale per l’autoproduzione di Rosin e può fare un’estrazione eccellente, ma vanno bene anche morsetti o grosse pinze.

La piastra per i capelli da scegliere sarà liscia e dovrebbe partire da una temperatura bassa, se la trovate anche da 50 °C; i migliori Rosin vanno fatti a basse temperature, sotto i 90 °C.

In sostanza si deve incastrare la piastra nella morsa con una struttura di sostengo, oppure smontando singolarmente le piastre; varie configurazioni sono possibili.

Estrazione

A questo punto una buona carta da forno di qualità, meglio se organica senza silicone o cere aggiunte, andrà tagliata in pezzi rettangolari.

L’erba da spremere, se già pressata a freddo, dovrebbe rendere di più, ed andiamo ad inserire un piccolo pezzetto regolare nella carta.

 A questo punto premiamo il più possibile con la morsa ponendo il pezzo al centro, per 6-15 secondi: metteteci la forza! Ma possibilmente non spaccate tutto.

Cambiate carta e ripetete l’operazione circa due tre volte: dovrebbe bastare.

3

Hash Rosin

Per spremere il vostro  hash, che sia dry sift o ice o lator, si devono usare pezzetti di screen resistenti al calore di acciaio  PE , seta o tea bags.

Si incarta un pezzetto nello screen, senza eccedere altrimenti il filtro assorbe il Rosin, e quindi si procede alla pressatura.

4C’è anche chi incarta il tutto a rotolo chiuso da una parte e fa scolare il Rosin su un’altro pezzo di carta da forno fuori dalla piastra calda; questo preserva i terpeni e permette di pressare tutto in una volta fino all’ultima goccia (directional flow).

 

    In generale l’estratto si stacca con un dabber oppure con un oggetto di vetro, ma attenzione alcuni Rosin di qualità sono a volte molto fluidi come il miele e non si staccano nemmeno dalla carta da forno: niente panico basta metterci sotto qualcosa che avete in congelatore e si solidifica.

Tutti gli scarti del Rosin (chips) possono essere macinati e usati per preparare space cake o arricchire olio di cocco o altre prelibatezze in cucina.

 

5

Materiali innovativi come il PTFE TFX  riutilizzabile e resistente può sostituire la carta da forno, ma innovazioni e nuove attrezzature sono in fase di sviluppo dall’altra parte dell’Oceano; si parla addirittura di prototipi che non usano filtri e carte varie, e presto saranno rilasciati.

Questo è solo l’inizio, “il gioco cambierà ancora”.

6

Il Rosin è fatto per restare ed evolvere, ha cambiato profondamente il mondo delle estrazioni: è facile, veloce e sicuro.

 

Articolo di TERPINO LENE

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Di Redazione

Associazione Nazionale FreeWeed Board, 100% Noprofit, Apartitica ed Indipendente.

4 pensiero su “Rosin (SHO): Tecnica e Rivoluzione”
  1. facile ok veloce ok sicuro ok… ma se non rende almeno il 10% del peso iniziale non conviene, meglio bho e iceolator se proprio non volete i solventi

  2. Gli sperimentatori metterebbero in una pressa anche la loro nonna se il farlo migliorasse la qualità dell’estratto 😀

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