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Germinazione

Germination

Fase 1: Mettere i semi su un piatto tra due veline umide (tessuto bagnato o cotone idrofilo facendo attenzione a far defluire l’acqua in eccesso). Metterli al buio e a temperatura ambiente. Assicurarsi di non utilizzare acqua con cloruro, molto meglio utilizzare l’acqua del rubinetto pulita o l’acqua di sorgente con un pH compreso tra 6 e 7.

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Fase 2: Entro tre giorni la radice embrionale sfonda il guscio del seme. Sotterrare il seme (con la radice rivolta verso il basso) nel terreno della piantina ad 1 centimetro di profondità e proteggerlo dalla luce del sole; spruzzare acqua sul suolo (mai sul germoglio del seme e coprire con un coperchio trasparente; la parte superiore di una bottiglia di plastica funziona perfettamente) per garantire un alto livello stabile di umidità (effetto micro serra).

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Fase 3: Una volta che il germoglio perde il suo guscio e spuntano le due foglie del seme, posizionalo sotto la luce diretta. Mantenere lo strato superiore del terreno sempre umido ed evitare intensa luce solare in questa fase.
La radice seguirà il livello dell’acqua verso il basso, quindi aspetta fino a quando il terreno diventa un po’ più¹ asciutto, non troppo polveroso) prima di aggiungere ulteriore acqua. Nei primi giorni consigliamo di prestare particolare attenzione e di innaffiare delicatamente!

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Fase 4: Dopo 1 o 2 settimane il semenzale dovrebbe svilupparsi in una piccola pianta che potrà essere trapiantata in vasi più grandi con terreno ricco di sostanze nutritive come Allmix.

Fase 5: Le piante iniziano la fioritura, rivelando il loro genere, settimane o mesi (dipende dal tipo), dopo aver seminato il seme.
Le piante femminili sviluppano gruppi di pistilli (peletti), mentre le piante maschili sviluppano sacchi di polline (palline). Nella fase della pre-fioritura é possibile individuare il sesso negli internodi dei rami.
Rimuovere tutte le piante maschili per evitare che il vostro raccolto sia seminato.

Fase 6: Le tue piante di Cannabis avranno così il miglior inizio del ciclo di vita.
Trattale bene e vi ricambieranno quando arriverà il tempo del raccolto.

Idroponica

Puoi collocare i semi direttamente in cubetti di lana di roccia inzuppati d’acqua o in Mapito. Usa acqua con un livello di PH di 5.5 per bagnarle, fino ad arrivare ad un livello di circa 6 nel blocchetto. A quel punto i germogli saranno in grado di trasportare tutti i nutrienti che sono richiesti per la crescita. Presta molta attenzione: le piante possono facilmente bruciare o essiccarsi. Questo è il motivo per cui dovresti tenere le piantine umide e non dare loro troppo fertilizzante.

Coltivazione outdoor

Coltivazione di cannabis all’aperto

Una volta che le piante di cannabis sono abbastanza grandi, 15–20 cm (6-8 pollici), possono essere collocate all’aperto in un terreno ricco in pieno suolo o in vasi grandi. Nel Sud dell’Europa, o in altre regioni calde e soleggiate, questo può avvenire presto, in Marzo, mentre in nazioni più fredde come l’Olanda uno dovrebbe aspettare fino ai primi di Maggio. In outdoor lo sviluppo delle tue piante di marijuana verrà determinato dalla quantità di luce solare, pioggia e vento. Sarà tuo compito aiutare la natura nel fornire acqua e nutrienti a sufficienza. All’aperto, le tue piante potranno crescere ad un’altezza di oltre 3 metri! Quando il ciclo di luce si sarà abbassato a 15 ore, le piante di cannabis inizieranno a fiorire. Con un po’ di fortuna, che dipenderà in gran parte dal tempo favorevole durante gli ultimi mesi, esse produrranno un sacco di cime, fino a un chilo per pianta. La pianta e il raccolto possono diventare molto imponenti!

Coltivazione di cannabis in serre

Tunnel growing

La qualità delle piante di cannabis coltivate in serre può essere migliore di quella delle piante di cannabis coltivate all’aperto. Possono crescere come piante indoor, ma avendo il grande vantaggio della luce solare. Qui, le piante possono essere ben controllate. Se ridurrai artificialmente il ciclo di luce a 12 ore, coprendo le piante o l’intera serra, potrai raccogliere in piena estate e, se ben organizzato, due volte all’anno!

Coltivazione di cannabis indoor

Coltivazione Indoor

La coltivazione domestica è diventata molto popolare, il che è logico se consideri che puoi rifornire te stesso con un prodotto di qualità al top che non è contaminato con alti livelli di pesticidi o, nel caso di hashish acquistato per strada, inquinato con sostanze chimiche o lucido da scarpe, che devi comprare a prezzi esorbitanti. Un altro vantaggio della coltivazione indoor è che non ti devi preoccupare dei ladri che strappano via il tuo giardino all’aperto nel bel mezzo della notte.
La qualità delle piante di cannabis indoor è spesso molto alta. Sotto le lampade al sodio ad alta pressione è possibile, per quasi chiunque abbia un po’ di spazio disponibile, coltivare per conto proprio. La coltivazione indoor è un pochino più complicata perché devi controllare l’intero ambiente ma, una volta che le condizioni sono giuste, il tuo sforzo sarà premiato. Dopodiché sarà facile come qualsiasi altra cosa! Assicurati che la temperatura non ecceda i 25° C (77 F) o diventa più fredda di 20°C (68 F). La stanza dovrebbe essere ben ventilata e rinfrescata costantemente con aria. L’umidità racchiusa dovrebbe essere intorno all’80% durante il periodo di crescita, ma deve essere inferiore al 60% al termine del periodo di fioritura allo scopo di prevenire la muffa. Prima di iniziare ti consigliamo di leggere un libro sulla coltivazione o di raccogliere informazioni da altri coltivatori che hanno un po’ di esperienza. Benché la coltivazione indoor non sia difficile, avere qualche conoscenza delle tecniche di base è effettivamente un grosso vantaggio.

Fertilizzanti

Le piante di marijuana possono assorbire al meglio tutti i nutrienti necessari ad un valore di pH di 5.5 – 6, il che assicura che tutti i nutrienti vengano trasportati all’interno della pianta di cannabis. In tal modo l’intera pianta di cannabis prospera, crescita e portando il prodotto ad una maggiore quantità e qualità. Le piante richiedono diversi livelli di nutrienti durante i diversi stadi della loro vita. Molte ditte di fertilizzanti forniscono una lista per i dosaggi ottimali, allorché i loro prodotti vengono usati. Puoi anche usare stimolatori biologici, quali stimolatori radicali e per fioritura, che attivano la vita organica batterica, oppure dei microrganismi, e di conseguenza ottenere piante più forti e più sane. Alcuni di questi stimolatori possono davvero fare la differenza.

Sinsemilla (senza semi)

Pianta Maschio

La maggior parte degli entusiasti della cannabis coltiva per la produzione di cime di qualità al top da consumare per se stessi e per i loro amici. In tal caso, non vuoi avere semi nelle tue cime poiché questo le rende meno potenti e non buone da fumare o vaporizzare.
Infatti ciò può perfino provocarti mal di testa! Per prevenire la formazione di semi da parte della pianta, devi rimuovere le piante maschili col farle “sessuare”. I maschi non hanno altra funzione che quella di procreare. Le piante femmine sono quelle da conservare, dal momento che producono gli effetti dal gusto meraviglioso e altamente apprezzato per il corpo e per la mente con le loro benefiche cime. Dovrebbero essere le sole che rimangono a fiorire fino a che non sono mature per essere raccolte.
Le piante maschili e femminili di cannabis sono simili durante lo stadio vegetativo e il sesso si rivela solo quando appaiono i fiori. Da quel momento in avanti le piante di cannabis divengono distinguibili e il maschio e la femmina appaiono abbastanza differenti. Nello stadio di pre-fioritura uno può determinare il sesso come descritto sopra, cercando i maschi da gettare via. Dovresti sempre guardare ad ogni internodo dello stelo principale per trovare i fiori. Molto probabilmente li troverai sulla parte principale della pianta.

La raccolta

Essicazione

Dovresti raccogliere soltanto quando i fiori sono maturi – non prima, ma anche non troppo tempo dopo che sono pronti! E’ tempo di raccogliere quando le ghiandole di resina si sono gonfiate fino alla loro massima dimensione, il che può essere visto meglio con una lente d’ingrandimento. Un altro modo meno accurato è di guardare se le cime si stanno ancora ingrossando con una nuova produzione. Quando questo processo di produzione giornaliera è terminato e la maggior parte dei piccoli stimmi (peluzzi) sui fiori hanno mutato il colore da bianco a marrone – arancio, è ora di raccogliere le piante di cannabis. Dapprima togli le grandi foglie a ventaglio, poi appendi la pianta capovolta in un posto secco, fresco e buio, per farla essiccare. Dopo circa 14 giorni, puoi tagliare via le ultime poche foglie, in modo che rimangano solo le cime. Ora sei pronto per fare esperienza delle tue cime di qualità super, coltivate da te stesso!

Ricordiamo che, purtroppo, coltivare cannabis in Italia è ancora reato penale, pertanto queste informazioni vengono fornite al solo scopo illustrativo.

FONTE: ParadiseSeeds

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5 pensiero su “Una semplice guida per le fasi principali della coltivazione casalinga”
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    Thank YOU for the meal!! But yeah, thanx for spending some
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  2. Salve a tutti , ho.piantato due semi , ora hanno.circa 1.2 cm e le 2 3 foglie , le tengo sul terrazzo, pero il.vento e troppo forte li , rischio dei dani ? Ho messo una bottiglia sopra tagliata e senza il.tappo , oppure le metto al riaparo finché nn cresce un po ?

  3. Perchè fare 2 passaggi? Direttamente nel vaso va benissimo. Non è un bambino che ha bisogno dell’incubatrice, è un seme e sa da solo che deve fare Allego esempio…

  4. Ciao 🙂 se me lo permettete vorrei aggiungere che il cotone sarebbe da evitare in quanto le radichette avventizie(invisibili nel primo paio di giorni ma molto pronunciate giá al 4/5 giorno, se si dovessero trascurare/dimenticare) del fitone che rompe il guscio protettivo, si infiltrano nel tessuto del cotone che é una bellezza, perció quando si andranno a togliere per essere adagiate nel terreno, questi “peletti” (molto importanti in quanto “primi esploratori dell’ambiente circostante) si andranno a rompere causando cosí inutili stress alla nuova arrivata che puó portare a ritardi di crescita o nel peggiore dei casi all’essicazione del colletto radicale ergo alla conseguente morte della prole.
    L’essicazione del colletto d’altronde puó essere causata anche dall’ “Mantenere lo strato superiore del terreno sempre umido” pertanto é molto piú utile tener conto della frase “La radice seguirà il livello dell’acqua verso il basso, quindi aspetta fino a quando il terreno diventa un po’ più¹ asciutto, non troppo polveroso”.
    Grazie mille per la considerazione e buon raccolto a tutti 🙂

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