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Certamente il tema che più ci sta a cuore parlando di cannabis è la questione dei diritti umani.

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La possibilità di coltivare piante per uso personale non deve e non dovrà mai essere messa in discussione come punto reale di cambiamento socio-culturale.

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Ma anche la parte economica ha la sua valenza, specie in un periodo dove lo Stato italiano è soggetto a pressioni astruse di “debito pubblico internazionale”.

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Non è difficile quantificare – più o meno – a grandi linee – il valore economico dell’eventuale mercato della cannabis.

Per il semplice fatto che questo mercato in realtà già esiste, ed è enormemente fruttifero.

Prenderemo dei dati medi, al ribasso, in modo da avere una stima efficace.

 

I consumatori abituali in Italia sono circa 2 milioni (la realtà ci indicherebbe 2-3).

I consumatori occasionali in Italia sono circa 2 milioni (la realtà ci indicherebbe 3-4).

I consumatori abituali consumano circa 15 grammi al mese (stima estremamente al ribasso)

I consumatori occasionali consumano circa 5 grammi al mese (anche qui siamo molto bassi)

Il costo medio di un grammo di cannabis o derivati è di circa 8 euro (la realtà oscilla da 7 a 12 euro al grammo)

L’intero ricavato di queste transazioni finisce in un circolo economico “in nero” di cui circa il 95% ritorna alla criminalità narcomafiosa.

 

Da un rapido calcolo risulta:

8 euro al grammo X 15 grammi al mese X 12 mesi = 1.440 euro annui per consumatore abituale.

8 euro al grammo X 5 grammi al mese X 12 mesi = 480 euro annui per consumatore occasionale.

 

1.440 euro annui X 2.000.000 di consumatori abituali = 2.880.000.000 euro annui “in nero” dai consumatori abituali (2 miliardi e 880 milioni di euro)

480 euro annui X 2.000.000 di consumatori occasionali = 960.000.000 euro annui “in nero” dai consumatori occasionali (960 milioni di euro)

 

2.880.000.000 + 960.000.000 = 3.840.000.000 euro annui “in nero” ,

di cui il 95% (ossia 3.648.000.000 euro) finisce diretto nelle casse della criminalità narcomafiosa.

 

 

Introducendo una regolamentazione totale come da noi proposta ai Ministeri della Giustizia e della Salute, si avrebbe un cambiamento sostanziale a livello economico ed uno spostamento netto di queste cifre quasi interamente nel pieno regime di legalità nazionale, favorendo lo Stato italiano tramite la tassazione (prendiamo come media il 15% sul totale – entrerebbero circa 570 milioni di tasse – e parliamo di minimi), i commercianti regolari con un mercato libero regolato ed i consumatori che non sarebbero più esposti alla criminalità organizzata (più sicurezza – in tutto) per reperire il prodotto per uso personale, sempre lasciando intatta la scelta personale di poter coltivare autonomamente le piante di cannabis per uso privato, che inciderebbe sul mercato di circa il 15%, abbassando eventuali transazioni di questa quota percentuale lasciando comunque un mercato del valore “attuale” estremamente al ribasso di circa 3.264.000.000 euro).

 

Si tratta di un passaggio fondamentale a livello nazionale; come è possibile che il susseguirsi dei governi non abbia mai toccato l’argomento?

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4 pensiero su “Cannabis in Italia: ogni Anno un Regalo di oltre 3 miliardi di euro alle Narcomafie”

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