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Progetto FreeWeed - Legalizzazione Cannabis

Il cannabidiolo (CBD), come sappiamo,  è un componente della cannabis che ha un alto potenziale per l’utilizzo in diverse aree terapeutiche.

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A differenza del Δ (9) -tetraidrocannabinolo (Δ (9) THC), si lega debolmente ai recettori cannabinoidi CB1 e CB2.

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Ha una potente attività in vitro sia in vivo e in saggi anti-infiammatori; Così  abbassa la formazione di fattore di necrosi tumorale (TNF) -α, una citochina proinfiammatoria, ed è risultato essere un antiartritica terapeutico orale nell’artrite indotta da collagene murino in vivo.

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Tuttavia, in mezzo acido, può ciclizzare allo psicoattivo Δ (9) -THC.

Riportiamo oggi, tramite il sito PUBMED, la sintesi di un nuovo derivato del CBD, denominato HU-444, che non può essere convertito dalla ciclizzazione dell’acido in un Δ (9) composto simile al THC.

In vitro HU-444 ha attività anti-infiammatoria (diminuzione di intermedi reattivi dell’ossigeno e l’inibizione della produzione di TNF-α da parte dei macrofagi); in vivo ha portato alla soppressione della produzione di TNF-α e miglioramento del danno epatico e l’abbassamento dell’artrite indotta.

HU-444 non ha causato Δ (9) effetti simili al THC nei topi.

I ricercatori credono che HU-444 rappresenti un potenziale nuovo agente terapeutico per l’artrite reumatoide e per altre malattie infiammatorie.

 

Fonte: PUBMED

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