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Da quest’anno, la cannabis in Israele è considerata dal governo come ” settore agricolo ” e questa classificazione apre la strada per gli agricoltori per ricevere gli aiuti istituzionali, i sussidi di coltivazione, le quote d’acqua in ordine come se si trattasse di qualsiasi altro raccolto.

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Il governo israeliano calcola stime di 1 miliardo di dollari all’anno di cannabis che possono essere esportate verso il resto del mondo. Israele è considerato un pioniere nella ricerca con questa pianta dal 1960 quando Prof. Raphael Mechoulam ha identificato diversi composti di cannabis come il THC. Inoltre, Israele è l’unico paese al mondo dove sono autorizzati studi clinici sulle persone usando cannabis.

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Inoltre, l’esportazione e la coltivazione sono sponsorizzate dal governo.

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L’esportazione e l’uso legale della cannabis medicale e ricreativa stanno diventando più comuni in tutto il mondo. Circa 30 stati negli Stati Uniti hanno legalizzato la cannabis per uso medico e altri otto permettono l’uso ricreativo. Paesi come il Canada e l’Australia stanno già esportando la cannabis per uso medico.

C’è un vantaggio nell’essere uno dei primi promotori di questo settore. Mentre la ricerca continua a progredire, probabilmente vedremo il graduale smantellamento delle normative in materia di droga sulla cannabis in tutto il mondo. Questo creerà una maggiore domanda in un settore che già soffre di carenze di approvvigionamento.

La legalizzazione dell’esportazione di cannabis medicinale può essere un must se Israele vuole che la sua industria nazionale continui a crescere. Il mercato israeliano per la cannabis medica è piccolo, rendendo difficile la crescita delle imprese e scoraggia le imprese di avviamento destinate alla crescita internazionale. Rimuovere questo tetto attirerà più aziende nel mercato, alimentando più ricerche e investimenti internazionali.

Più di 500 società israeliane hanno già presentato domande di licenza per la coltivazione, la produzione e l’esportazione di prodotti della cannabis. Si stima che nel 2016 c’erano circa 70 società israeliane che lavorano nel campo della cannabis.

Se Israele consente ai suoi agricoltori di esportare la cannabis medicale, il beneficio economico potrebbe essere immenso. Tamar Zandberg , membro del Parlamento israeliano, afferma: “Questa è un’esportazione della quale Israele può essere molto orgogliosa, perché siamo all’avanguardia dei progressi tecnologici, medici e culturali”.

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