Sappiamo quanto la canapa sia versatile, come possa essere impiegata nei più svariati settori, da quello automobilistico all’alimentare, passando per il tessile. Che fosse utilizzabile anche in campo numismatico però, ci era sfuggito. Sì, avete letto bene: i collezionisti delle monete potranno avere nelle loro raccolte pezzi unici di Monete con la Cannabis.
Occorre fare una precisazione doverosa: il denaro non è interamente fabbricato in canapa, più semplicemente una delle due facce riporta il disegno di una verdissima foglia di marijuana che possiede una particolarità spiritosa: strofinandola, rilascia un lieve aroma di cannabis, grazie a particolari molecole odorose.
A chi è venuta la singolare idea di far coniare dalla propria zecca spiccioli di questo genere, oltretutto profumati?
L’iniziativa è firmata dallo Stato del Benin, situato in Africa Occidentale (conosciuto in passato anche con il nome Dahomey); Le monete dedicate alla Marijuana in questione hanno il valore nominale di 100 francs e sono in cupronichel (lega di rame) placcato argento. L’economia di questo Paese è fortemente sottosviluppata, dipende in gran parte dalla coltivazione del cotone e dall’agricoltura di sussistenza (destinata cioè alla sopravvivenza diretta della famiglia contadina).
Di conseguenza la trovata, rivolta ai collezionisti più accaniti, ha lo scopo di ricavare un introito extra da poter eventualmente reinvestire per lo sviluppo del settore agricolo del Paese. Va da sé che non basterà questo, ma se non altro costituisce un ulteriore esempio d’inventiva umana; tutto sommato nemmeno troppo originale: se è vero che il Benin è il primo Stato a coniare monete al profumo di marijuana, è altrettanto vero che il connubio tra “monete” ed essenze è stato sfruttato ben prima dalla Repubblica di Palau.
Lo Stato del Pacifico, nel 2009 e nel 2010, diede alla luce esemplari da 5 dollari in argento all’aroma di cocco e di…mare. Facevano parte della linea “Profumo di paradiso” e, a quanto raccontano alcuni turisti a caccia di pezzi da collezione esotici, hanno reso bene l’idea.
Adesso potrebbe arrivare il turno dei filatelici: dopo il francobollo svizzero al cioccolato (nato nel 2001 per celebrare il centenario delle Poste elvetiche), molti restano in attesa di quello alla cannabis. Con la speranza che non ne possieda solo la fragranza, ma anche il gusto e, magari, il principio attivo.
Articolo di Emanuele Saccardo – dalla Redazione di usomedico.it
Presidente Associazione No Profit FreeWeed Board
Mail: direzione@freeweed.it
L’ idea è carina, penso sia una bella trovata x un paese che poveri loro, si muoiono di fame. Utilizzare la cannabis x far risaltare all’opinione mondiale la loro situazione di disagio è giusto !!! la fame è fame e ogni mezzo va benissimo x sfamarsi !!!!